Ulteriore scheda sulla Parrocchia antica di Loiano, dall'opera:
"Le Chiese Parrocchiali della Diocesi di Bologna - Ritratte e descitte - Bologna Litografia Marchi e Corty - Tipografia di San Tommaso D'Aquino - 1844"
TOMO III.
CHIESA E CONVENTO DI S. ANTONIO IN LOIANO
Nell’anno 1648, altri scrive (P. Flam. Da parma Mem. Stor. P.903) a 3 Maggio 1561, adoperandosi molto in ciò i Min. Osservanti, stabilivasi in Loiano un monistero di suore Professe del terz’ordine di S. Francesco, sorgendo questo quasi alla metà del borgo di Loiano; ma più prossimo alla via per chi vi accede da Bologna.
Prima ad entrarvi fu una “Giacoma poi Suor Caterina Chiarelli (o Chiavelli Dalla Mano) di Scarperia” che nel 1617 aveva già vestito abito di terziaria nella Chiesa della Santissima Annunziata di Bologna; e forse perché prima entrata e benefica donatrice de’ suoi beni ne fu poi riguardata siccome fondatrice principale.
Bastevolmente vasto era quel Convento, e molto decente la Chiesa dedicata a S. Antonio di Padova, dirigendo i Minori Osservanti le suore in ufficio di Confessori.
Nel 1741 decretava Benedetto XV che quel Monistero venisse chiuso: perché in quel luogo le Monache (allora 24 di numero) non avrebbero potuto lungamente e con isplendore sussitere; e quindi ordinava che se ne passassero i beni al Seminario di Bologna.
Ma essendo che tale ordinanza dovea avere suo effetto che allorquando fossero mancate di vita le monache tutte, ebbero agio di supplicare a Clemente XIII, e mostrare esagerate le cause esposte dall’antecessore, che aveva dato quel decreto; laonde continuarono ad esistere fintanto che la Repubblica Cisalpina nel 1798 non le ebbe soppresse e cacciate, divenendo i sacri loro edificii proprietà del Demanio, ed appresso Quartiere de’ Carabinieri o Carceri Pubbliche.
Ora si rifabbricano essi alfine di ridurli a Palazzo del Comune atto a Magistrati, ed albergavi i Governatori, e avervi comodo ufficio; rimanendovi altresì i Carabinieri e le Carceri; pensandosi inoltre di cambiarne in Teatro la Sala.
ALTRI ORATORI IN LOIANO
Nel 1693 erano sotto la Parrocchia tre Oratorii, vale a dire: - Bartolomeo di Vezzano o Verzano (di cui si toccò più sopra) spettante allora a’ Monsignor Francesco Maria Porta, ed ora a’ Signori Nannetti.
- Francesco d’Assisi di valle Scura fondato da Gio. Battista Macchiavelli ed ora di proprietà del Sig. Don Simiani.
- Antonio di Padova, di cui si è detto.
Dentro la terra poi era altro Oratorio del Senato di Bologna dedicato al SS. Nome di Maria ed a S. Felice Cappuccino; nel quale fino al 1693 trovavasi eretta la pia Confraernita della B. V. della Centura.
Oltre a due Conventi trovavasi nel Borgo di Loiano un Ospedale de’ Pellegrini amministrato in origine dal Massaro della terra, e da 12 uomini del Comune.
Questo sul finire dello scorso secolo era già posseduto dalla Casa Macchiavelli di Bologna.