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riprende la narrazione don Giorgio: la RETTORA



(segue la narrazione )

LA RETTORA

Era scelta, un tempo, fra le Signore iscritte alla Compagnia del SS.mo Sacramento
Un anno veniva scelta tra quelle ancora residenti in Parrocchia;
un anno tra quelle non più residenti in parrocchia.

Nei primi anni della mia presenza qui, come Parroco, ho cercato, nei limiti del possibile di attenermi a questa tradizione; poi dato il numero non più così abbondante come un tempo, di iscritte alla Compagnia del SS.mo Sacramento, ho cominciato a nominare la Rettora senza tener conto se era iscritta o no alla Compagnia del SS.mo Sacramento e senza tener conto della parrocchia di residenza.

L'unico criterio che ho cercato di seguire è stato quello di scegliere Signore ben disposte a questa nomina e che avessero o avessero avuto un rapporto di residenza od origine con la Parrocchia di Barbarolo.

La figura della Rettora un tempo era strettamente legata alla Solennita delle Quarant'ore e del Corpus Domini; recavano in processione un piccolo Crocefisso in mano, dietro al SS.mo Sacramento e in chiesa, durante le funzioni delle Quarant'ore, avevano uno sgabellino, tutto per loro, fuori dal Presbiterio a lato.

Ora che la Rettora la nomino con criteri un pò diversi ho esteso la loro presenza alle funzioni e alle processioni anche in latre occasioni solenni:
- Feste ad onore della Beata Vergine di San Luca
- e Festa Grossa.

La Rettora, prima di terminare il suo anno di servizio prende contatti con il Parroco per concordare un dono utile alla Chiesa da lasciare come ricordo.
Talvolta, la Rettora, consegna un a cifra al Parroco perchè acquisti uno o più oggetti per la Chiesa.

Così posso elencare qui le cose che, negli undici anni di mia permanenza a Barbarolo come Parroco, sono state acquistate in tutto o in parte dalle varie Rettore che si sono succedute:

RETTORA DONO
Lelli Lina in Monti Cero Pasquale, senza supporto
Menetti Lina in Serra Conopeo color verde e i sei candelotti grandi che sono sull'Altare Maggiore
Gaggioli Annita in Cementi Croce a stile metallica - senza supporto
Simiani Maria in Sandri Conopeo color bianco, ricamato in oro
Maurizzi Alfonsina ved. Dall'Omo Amplificatore per l'impianto di diffusione
in Chiesa e alle trombe installate sul campanile
Vanti Angiolina ved. Menetti Conopeo color violaceo
Menetti Ada ved. Gamberini Conopeo rosso (in Broccato)
Gamberini Anita ved. Gamberini Casula color verde ( più una cifra per la Chiesa)
Gamberini Anita ved. Gamberini Due tovaglie: una per l'Altare del Crocefisso
l'altra per l'Altare di San Leonardo da Porto Maurizio.
Menetti Jolanda in Achilluzzi Crocefisso in legno
Dall'Omo Norina in Menetti
Nanni Emma in Fonti Completo serie tovaglie per l'Altare Maggiore
Menetti Mafalda in Menetti Tovaglia con pizzo a tombolo per l'Altare
della Immacolata



Quando venni come parroco a Barbarolo, la Rettora Signora Frontini Armida ved. Salomoni non aveva ancora lasciato il ricordo alla Chiesa, ripromettendosi però di farlo. Lo fece, donando la cifra necessaria per l'acquisto del tavolo per l'Altare rivolto al popolo che si trova attualmente nel Presbiterio dell'Altare Maggiore.

Qui terminano le memorie scritte con la firma: "don Giorgio Paganelli" e la nota: "23 Ottobre 1982; data della mia partenza da Barbarolo per recarmi a S. Bartolomeo di Musiano come Parroco".

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