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SCHEDE CARDINALI NEL BOLOGNESE

VINCENZO MALVEZZI BONFIOLI - bolognese - Cardinale (1754-1775)

vescovi e cardinali

Nacque a Bologna il 22 febbraio 1715 dal conte Pietro Paolo I Malvezzi.
Fu educato nel collegio dei nobili di San Francesco Saverio della sua città natale, retto dai padri Gesuiti.
In seguito entrò nel seminario di Bologna e fu ammesso agli ordini maggiori.
Il 25 febbraio 1736 fu nominato canonico della Cattedrale di San Pietro, finché il papa Benedetto XIV non lo chiamò a Roma per eleggerlo suo maestro di camera e canonico della Basilica di Santa Maria Maggiore.

Il 26 novembre 1753 fu creato cardinale, e il 10 dicembre dello stesso anno gli fu assegnato il titolo presbiterale dei Santi Marcellino e Pietro.
Nel concistoro del 14 gennaio 1754 fu nominato Arcivescovo di Bologna, dove fece il suo solenne ingresso il 31 maggio.

vescovi e cardinali Il 15 agosto 1756 consacrò nuovamente la Cattedrale.
Fece anche restaurare il cortile dell'arcivescovado e costruire la facciata del seminario (a partire dal 1772) dall'architetto Francesco Tadolini.

(Brevi notizie su Malvezzi)

Su incarico del pontefice si adoperò per cacciare i Gesuiti da Bologna, e, nonostante le resistenze del Senato e di parte del popolo bolognese, riuscì ad approvarne la soppressione (6 febbraio 1773).
Prese parte ai conclavi del 1758, 1769 e 1775.

Nel giugno del 1774 il papa Clemente XIV gli affidò l'ufficio di "datario", rimasto vacante alla morte del cardinale Carlo Alberto Guidobono Cavalchini.

La Dataria apostolica (originariamente denominata "Dataria de' Brevi", e successivamente "Dataria de' Brevi e de' Lotti") era un importante ufficio della Curia romana creato nel XIV secolo con competenze in materia di benefici ecclesiastici e di grazie; era presieduto da un datario, che non era necessariamente un cardinale anche se per consuetudine, quasi sempre ricoperto da un porporato.

Il nome deriva dall'apposizione della data sui documenti (come avviene civilmente nell'Ufficio del Bollo)

Di ritorno dall'ultimo conclave si ammalò gravemente, e poco dopo morì a Cento, 3 dicembre 1775 dove si era trasferito sperando in un miglioramento.
Fu sepolto nella Cattedrale di Bologna


(note desunte da wikipedia)

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