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DOCUMENTI ARCHIVIO



Una serie di documenti che riguardano un albero, e nello specifico "una quercia"..!

Quello che può apparire un "argomento" strano se non inutile deve essere, a mio avviso, commentato.
Innanzi tutto dobbiamo sempre considerare il "contesto storico", cioè il momento in cui avvengono i fatti di cui si parla qui sotto.
Nei miei personali ricordi d'infanzia, (essendo nato nel 1947), cioè negli anni che vanno dal 1955 in poi, vivere nell'ambiente rurale dell'appennino, e nello specifico nella zona di Barbarolo, alberi, arbusti e quanto altro erano "oggetti" che avevano un grande valore, tenuto conto che il riscaldamento invernale era esclusivamente fornito da stufe, per i più abbienti, ma per la maggioranza delle abitazioni, a volte tuguri, erano presenti semplici focolari in un unico ambiente da cui poi si ricavavano le braci per "scaldare" i letti nei periodi più gelidi.
E questa legna era per molti un problema, cioè doveva essere acquistata, e non tutti potevano permettersi grandi quantità, considerando la notevole "miseria" presente a quei tempi.
Vi erano frequenti "furti" notturni di parti di alberi, e possedere un'albero, qualunque esso fosse, era una fonte di calore e anche di reddito; cioè vendere la legna a chi non aveva nulla.
L'unica cosa tollerata, vissuta personalmente, era di andare a raccogliere i pezzi di "ramaglia" rimasti a terra sfuggiti alla raccolta del "padrone" durante le potature o abbattimenti di albero (cosa rarissimaa), ovviamente previa autorizzazione del "tenutario" del fondo. Quindi, nel contesto di questi documenti che rendo pubblico, l'albero in oggetto, cioè la quercia, essendo proprietà di una prebenda parrocchiale veniva "gestita" come un vero affare economico e documentato con dichiarazioni ed ispezioni con testimoni.
Al momento ho trovato questi tre "fogli" che vanno dal 1757 al 1778.
La diversità delle date fa supporre che si parli di una quercia, ma non sempre la stessa.
Presento l'originale come testimonianza e la "traduzione" letterale di come sono riuscito a interpretarla io, ma lascio al visitatore la sua libertà di tradurre il testo originale contestando, liberamente, il mio scritto. Qui sotto i fogli presenti nelle due "carpetta" formate da un semplice foglio con una specie di "intestazione".
Anche qui, essendo indirizzate allo stessa persona, "Sig. Giuseppe Landi, con tutte le forme di rito e abbreviazioni del momento", fa supporre una copia per il destinatario.

Prima "Carpetta":
Inventario
Inventario
Qui sotto la "trascrizione letterale" delle mia personale interpretazione:
Io sottoscritto Parroco della Chiesa di S.Giò.Battista di Livergnano, sussidiale di Barbarolo attesta la licenza ottenuta dall'Illustrissimo e Rev.mo Mons. Vicario Generale di Bologna, di poter atterrare una quercia vecchia e cadente posta sotto casa del luogo detto "Fontanelle", spettante alla detta Chiesa di valore di lire dieci, attesta con l'assenso di due uomini senili di detta comunità e benestanti, d'avere......(testo di difficile comprensione)...in detto luogo non solo il detto valore ma anche il vantaggio, qual quercia servirà servigio del fuoco a detto parroco.
Con + (croce di abalfabeta) del Magnifico Giuseppe Cattanei - Testimonio e certo di quanto afferma come sopra
Con + (croce fi analfabeta) di Domenico Landi, testimonio di veduta........a quanto di cui sopra.
Io Angelo Nascetti, Parroco di S.Gio. Battista di Livergnano sussidiale di Barbarolo, affermo quanto di sopra.
"Hoc die datum Livergnany 25 Mensis Aprily et anno 1757 (1797 ??) rinforzato col sigillo di questa chiesa".
(Visibile il sigillo apposto in fondo a sinistra nel documento)

Il secondo documento proposto è datato 1759.
Se ho interpretato correttamente la data è un'altra dichiarazione sempre relativa a una quercia, posta sempre nello stesso posto "Le Fontanelle".
Dichiarazione redatta da un'altro sacerdote di un'altra parrocchia (Parroco e parrocchia di Anconetta, o Anconella).
Riporto il testo e il documento che è possibile leggere.

Inventario

Il testo da me trascritto:
"10 Giugno 1759 (?)
SS Pietro Paolo di Barbarolo
Io sottoscritto Curato di S. Vittore dell'Anconetta (Anconella) attesto questo; mi sono portato in compagnia di Filippo Feretti e Marc'Antonio Landi, Periti ambedue del Comune di Livergnano a visitare una quercia di ragione della Chiesa Abbaziale di Barbarolo, in un campo posto d'un lodo detto "Le Fontanelle" posto nel Comune di Livergnano la quale questa abbiamo approvato spese , .....adatta secca e risultante inutile ma sarebbe atta al fuoco ed in effetti è stata giudicata e stimata secondo la scienza decisero i Periti.
E di più è meglio che quella sia levata e sradicata per non apportare molto danno al campo in cui si trovava, in un campo proprio sotto casa, altra ragione è bensì fondata detta quercia in confine con Giuseppe e fratelli Cattanei da quali con linea calzante nei pressi la Quarza (?) e per sua ma del caso che quelli in senso dei Cattanei rinunziano a qualsiasi ragione possaino pretendere, che ancor più causa di questo quanto riportare danno in un suo campo di questi di suoi i Cattanei s'obbligano a potare.....diverse sue querce che vengono in confine al proprio campo per comune vantaggio
In fede
C + croce di Filippo Feretti Perito quale affermato quanto sopra pro super scrivente.
C + croce Marc'Antonio Landi, Perito quale affermato quanto sopra pro super scrivente.
Io D. Francsco Gamberini curatore della Parrocchia....Curato di S.Vittore dell'Anconetta, presente e affermato."


Una terza dichiarazione, in merito sempre a una "quercia" porta una data del 1770, almeno io dopo una lunga attenzione ho così valutata.
La dichiarazione è vergata da un'altro parroco della zona. Non è specificato il luogo, come nelle altre due dichiarazioni; possiamo supporre sia lo stesso posto e che una diversa quercia fosse oggetto di interesse da parte del "gestore" del luogo e che desiderasse ricavarne un beneficio economico abbattendola. Il testo e il documento riporto qui sotto per una vostra libera interpretazione.

Inventario

Addì 24 Luglio 1770 (?)

Attesto di essermi portato a visitare una quercia....posta in un campo di ragione Matteo Piana di Barbarolo, con due uomini Periti i quali hanno giudicato non essere buona legna da fuoco che può valere tre "paoli".
In fede
C + croce di Petronio Mazzanti Perito chiamato come supervisione
C + croce di Francesco Grandi in supervisore.
Io don Domenico Vivarelli curato di S.Martino di Scascoli


Con questo documento termina l'oggetto "Quercia" qui sopra presentato.
A conferma di quanto fosse importante una "perizia" prima di poter abbattere un'albero.

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