Documento molto importante, anche se qualcuno potrebbe considerarlo non detrminante, in quanto mettendo a conoscenza dell'autorità diocesana detta presenza, la Diocesi era così in grado di poter difendere gli stessi parroci, da attacchi malevoli o possibili critiche, dimostrando di essere perfettamente a conoscenza di queste presenze femminili all'interno delle canoniche, e anche necessarie, come coadiutrici al sacerdote, nei numerosi e necessari lavori in canonica,di quella determinata parrocchia, e anche, molte volte, come un tetto a chi era in grande necessità economica, fedeli anche alla "carità" verso i poveri e gli indifesi .

Il documento trovato, è stato redatto dall'Abate don Fioresi (Abate dal 15 Giugno 1825 fino al 1838) in cui dichiara la presenza femminile all'interno delle canoniche del Plebanato di Barbarolo non specifica i nomi; per tale informazione venivano usati, degli appositi moduli mostrati dopo il presente, ma di un periodo antecedente (Il periodo è detrminato dal nome del sacerdote (Abate,parroco,rettore) che stillava il documento.

1829 - Barbarolo
Tabella Parrochi del Plebanato di Barbarolo Alle quali denunciano le loro serventi, ed altre donne che hanno dimora nelle rispettive canoniche.
(Le chiese e i nomi redatti sono attinenti alle chiese di;)
1 - Tabella dell'Arciprete di Barbarolo
2 Idem del Parroco di Anconella
3 Idem del Parroco di Bibulano
4 Idem del parroco di Bisano
5 Idem del Parroco di Castel Nuovo (Bisano)
6 Idem del Parroco di Gragnano
7 idem del parroco di Loiano
8 idem del Parroco di Querceto
9 idem del parroco di Scanello
10 idem del Parroco di Scascoli
11 idem del Cappellano Sussidiario di Livergnano