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Semplice fogli contenenti dichiarazioni da parte di Abati nei confronti, spesso, di "donne" per vari motivi, (non sono particolarmente chiari i motivi), ma che fanno intuire quanto fossero importanti tali dichiarazioni emesse da una autorità, in quanto "Abate" quindi testimonianze autorevole, e che poi le stesse dichiarazioni fossero poi conservate e trasmesse agli arichivi della Diocesi:
Si evince, quanto fosse forte il divario della "considerazione" fra uomo e donna, per cui le varie conferme sulla "rispettabilità" dovesse essere dichiarata da uno o più uomini.
Il primo che sottopongo alla vostra considerazione è il seguente; allego il "foglio" originale per una comparazione di quanto io abbia decifrato dallo scritto.
"Alli 24 Maggio 1634 (?)"
Io sottoscritto faccio fede per conto come la Giacoma (.......) d'età anni 60 di buona vita e fama, et aliena da ogni sospetto come consta dalla fede de vicini, ed altri uomini da bene qual'è appresso di noi per essere (moglie ?) d'uno mio parrocchiano
In fede
Io Antonio Maria Scarpi Arciprete e Vicario Foraneo della Pieve di Barbarolo ho scritto e sottoscritto


Qui sotto il foglio dell'atto presenti nella "carpetta" del primo faldone preso in esame.

dichiarazione

Il secondo che porta la data del 10 Giugno 1659 (?), di "incomprensibile grafia"....

dichiarazione

"10 Giugno 1659
Faccio fede io.......Arciprete di Barbarolo come il Signor ........Solmi (?) Rettore di S.Stefano di Scascoli..........appresso la sua Canonica Andrea e Giulia sua sorella e Margherita sua cognata tutte due donne di buona vita...................affittansi nel Comune du Barbarolo..............

Sottoscrivo la presente di propia mano e sigillata del Sigillo di questa Chiesa
D.Domenico Dalle Donne Arciprete sottoscrivo in fede "



Il sottostante porta la data del 26 Aprile 1659

dichiarazione

" Add' 26 Aprile 1659 (?)
Io Antonio Maria Scampi, Arciprete e Vicario Foraneo delle Pieve di S.Pietro di Barbarolo faccio fede per......la Caterina Dalla Pozza d'età d'anni cinquanta al dì presente e serva del Signor D. Fiovanni Rettore di Gragnano è fi buona vita e fama e aliena d'ogni rispetto come si afferma dalle relazioni dei vicini e altri uomini dabbene.

In fede
.................(firma illeggbile). "



Un'altra dichiarazione, del 6 Marzo 1639 conferma ancora come fosse quasi una prassi comune garantirsi un buon "biglietto di presentazione" nel possedere una dichiarazione che potesse attestare la propria onestà e integrità morale al fine di potersi garantire una dovuta stima.

dichiarazione

"Io Antonio Maria Scampi Arciprete e Vicario Foraneo della Pieve di Barbarolo faccio fede come Domenica Catti dìetà d'anni quaranta e...........più quanto al mio giudizio e di questo ne proveranno la fede..........e fama et aliena d'ogni sospetto è tre anni sono che dimessa per serva del M.R. e grato D.Sami, rettore della Parrocchia di Scanello e della Domenica sua cugina carnale figlia di una sorella figlia di una sorella di suo padre.................ho detto al mio giudizio e detto di lei un rimettersi sempre della fede del battesimo della Pieve di Barbarolo

Lì 6 marzo 1639

In fede della verità ...........(scritto illeggibile) sottoscrivo mano propria.

"

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