Barbarolo
Molto reverendo signore
Non è ancora comparso D. Vivarelli, ma io sono necessariamente del sentimento di lei, ne mai potrò trovare altro linguaggio.
Capisco bene, che post facatum potrà dirgli:
"Consilio dei serviunt etiam fiunt contra consilium Dei" (**)
come disse S. Gregorio, ne so dissimularle che dabbene io disapprovi ora il fatto di D.Pietro, che non può abbastanza essere coonestato (*) dal fine buonom potrò poi un giorno del risultato, che ne verrà, cioè della conservazione di una Chiesa che è assolutamente necessaria per la popolazione del contorno.
Ma ad ogni modo se quel sacerdote a me si rimetterà, non potrò che sgridarlo, e predicargli, che si rivolga almeno per una supplica al Santo Padre per una sanatoria, che non gli sarà già difficile di ottenere esponendo la sua buona intenzione, ed il buon effetto che dervia per la Chiesa dal suo operato in semibuona fede.
Nel riscontrarla con queste poche righe sul di Lei pregiato riscontro, il piacere di rassegnarmi con pienezza di stima.
Di V.S. molto devotamente
Bologna 19 Settembre 1810
Devotissimo servitore vero
Benedetto Conventi

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Richiami:
* -di «onorare», der. di honestus «onorato»] (io coonèsto, ecc.), letter. – Giustificare un'azione propria o anche di un'altra persona dandone ragione non vera, in modo da farla apparire giusta o onesta.
** Servono il Consiglio di Dio anche quando agiscono contro il consiglio di Dio