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Iniziativa Pastorale a Barbarolo nell'Anno Santo 1975

Madonna di San Luca
Nell'Anno Santo del 1975 l'allora Cardinal Poma, ai prespiteri delle chiese della Diocesi di Bologna, suggeri di intraprendere qualche iniziativa atta a rendere l'anno santo più sentito, più vissuto per una pastorale più efficace.

L'abate don Giorgio Paganelli, vagliando le varie opportunità, ebbe una felice idea.
Nell'oratorio di San Cristoforo, posto nel territorio della parrocchia, vi è venerata una copia dell'immagine della Madonna di San Luca.
Tale immagine riceve molta venerazione nei pochi giorni che a ridosso dell'Ascensione, viene portata nella chiesa parrocchiale, ma limitatamente alle due giornate festive, la domenica antecedente all'Ascensione e il giorno stesso.
Propose ai parrocchiani di "portare" in giro per il territorio parrocchiale la Venerata immagine, lasciandola qualche giorno nelle cappelle oratorio poste nella frazione della Guarda e in quella di Sabbioni.

Tale iniziativa risultò fortemente accettata e tutti si resero disponibili affinchè l'immagine potesse avere un degno accoglimento

Processionalmente venne portata a spalla, dall'oratorio di San Cristoforo fino alla chiesa parrocchiale, di sera, con i fedeli che portavano in mano i flambeau accesi, seguendo con canti e preghiere per tutto il percorso.
(Questo avviene ogni anno in occasione di tale ricorrenza, simulando la discesa in città a Bologna, della venerata immagine).

Rimase nella chiesa abbaziale tutta la domenica fino al pomeriggio del lunedì.
In tale serata, posta su una automobile, appositamente attrezzata, con un cortelo di macchine al seguito, venne portata nell'oratorio dedicato a San Carlo Borromeo, posto nella borgata denominata "Guarda".
Qui fu accolta festosamente, a cui seguì un rito,e la benedizione solenne ai fedeli.
Rimase in detto oratorio fino al pomeriggio del martedì.
Durante la mattinata molte persone si recarono privatamente davanti all'immagine per venerare la Sacra Immagine e per proprie preghiere e suppliche personali.
Nella serata del martedì, partì, sempre sull'auto e con seguito, alla volta dell'oratorio dei S.S Fabiano e Sebastiano, posto nella borgata di Sabbioni.

Si ripetè il festoso accoglimento, i riti e la prima solenne benedizione alla folla accorsa.
Rimase a Sabbioni fino alla serata di mercoledì: moltissima fu la partecipazione dei fedeli durante tutta la giornata di mercoledì, anche da paesi limitrofi.

Di nuovo, in serata, riprese il viaggio sull'auto e lungo seguito di auto, verso la destinazione della chiesa abbaziale.
Qui accolta, seguì la S.Messa, e al termine, a piedi, una processione verso il piccolo cimitero parrocchiale posto a poche centinaia di metri, alla luce delle candele poste lungo il percorso e i flambeau in mano ai fedeli in processione.
Qui giunti, seguì una accorata preghiera in supplica ai fedeli defunti e una solenne benedizione.
Il cimitero era gremito di persone, e l'impatto visivo fu veramente notevole e di raccoglimento.
Ritornati alla parrocchiale, l'immagine posta sull'altare centrale, rimase fino al tardo pomeriggio del giovedì, giorno dell'Ascensione.

Verso le ore 18 venne recitato il S.Rosario, poi si diede inizio alla solenne processione a piedi per riportare la venerata immagine all'oratorio di San Cristoforo, dove ha una sua propria collocazione.
Anche in tale occasione, si ripetè l'illuminazione a flambeau, lungo il percorso in una zona boschiva, e su un tracciato di strada bianca, un paio dsi volta con piccoli rivoli di acqua da passare.
La piccola salita finale al colle su cui vi è l'oratorio, con la piccola campana che suonava festosa accogliendo l'Immagine, il profumo delle ginestre in fiore (la data quasi sempre è fine aprile - metà maggio), i canti, le candele tremolanti, creavano una suggestione emotiva non indifferente.

Quasi a malincuore, al termine della processione e solenne benedizione finale, i fedeli quasi sostavano a lungo sul piazzaletto dell'oratorio.
Poi lentamente, si ritornò alle proprie case, alla luce della luna, e piccole lamdine tascabili per non inciampare.

Questa iniziativa ebbe un enorme afflusso di persone, e quasi a furor di popolo si decise che ogni anno, in tale ricorrenza, si sarebbe ripetuto il programma di visita e sosta nelle frazioni della Guarda e di Sabbioni.
Con l'avvento della cancellazione da parte dello stato della festività della Solenne Ascensione di Nostro Signore, si adeguò il programma all'intera settimana, come del resto avviene a Bologna quando scende la venerata Immagine della Madonna dal colle della Guardia.
Ma la cancellazione diede una graditissima sosta più lunga della Madonna nelle frazioni, non solo ventiquattro ore, ma tre giorni alla Guarda e tre giorni a Sabbioni.

Venne interrotta questa iniziativa quando l'abate Don Giorgio Paganelli fu inviato a una nuova parrocchia.
Ma in seguito a corale insistenza dei parrocchiani, i nuovi parroci abati ripresero l'inziativa, e tutt'ora viene fatto, anche se in maniera sostanzialmente diversa.

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