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memorie di Pino Peghetti

 

La chiesa sussidiale di Sabbioni. dedicata ai Santi Martiri Fabiano e Sebastiano, recentemente costruita, pur conservando gli stessi patroni dell'Oratorio antico presente da moltissimi anni, è stata iniziata dall'Abate don Giorgio Paganelli, e portata a termine dall'Abate successivo, don Carlo Gallerani.

Questi ha curato anche l'interno della stessa con grande passione e dedizione.

Alcuni di questi "passaggi"  sarebbero andati persi nel tempo se non fossero state scritte delle "memorie" anche da parte di parrocchiani del posto.
A uno di questi, il sig. Peghetti Pino va un doveroso merito di aver scritto e conservato nel tempo, alcune note che ora si rivelano particolarmente interessanti ed utili a chi, o per fede, o per semplice curiosità o frequenza nella chiesa sussidiale di Sabbioni, non potrebbero di certo sapere come a suo tempo vennero eseguiti i "lavori" che ora danno a questa chiesa un giusto e doveroso decoro liturgico.

Riporto le memorie scritte, commentando, se necessario alcuni punti:

"Ingresso Chiesa.
Sopra la porta centrale e lungo tutta la facciata interna vi è dipinta una Via Crucis, del pittore Ceregato.
Con due "figure" conosciute: come Ponzio Pilato la "figura" di don Felice Contavalli;
Come Maddalena la "figura" di Sabrina Valisi di Livergnano, moglie di Fabio Naldi di Vittorio.

Il Confessionale a 2 penitenti proviene dalla Chiesa di Monghidoro.
Il Confessionale a 1 penitente proviene dalla Chiesa di San Giuseppe di Quinzano.

Sulla parete destra, prima del tabernacolo, c'è una Madonna,
un bassorilievo in rame satinato, avuta tramite don Felice Contavalli e posta in lodo da Federico Baldassarri.

Il " Trono " del Tabernacolo proviene dalla Parrocchia della S. S. Trinità di Via Santo Stefano in Bologna.
Questo era in un ripostiglio nel sotto tetto di questa Parrocchia.
Fu poi fatto restaurare dal parroco di Barbarolo don Carlo Gallerani.

Il Crocefisso grande sopra la "Sede" fu trovato da una famiglia di Modena dentro a un cassonetto della spazzatura.
Fu don Luigi Guaraldi che provvedette a ricomporlo e a farlo restaurare e lo donò alla Chiesa, regalando nel contempo anche qualche "Amitto", "Purificatoi" e "Amanutergi".

La campanella appesa la muro dietro l'Altare fu donata dalla Signora Pia Poli Cantoni e figlio Franco.
Un particolare importante: questa campanella era a Casedro, luogo in cui durante le processioni dei sabato antecedente all'Ascensione, e il giorno dell'Ascensione, in cui veniva portata la sacra Immagine della Madonna, conservata all'interno dell'Oratorio di San Cristoforo, qui si fermava per una benedizione solenne.
In tale occasione essa veniva suonata insieme alle altre ivi conservate.
Probabilmente faceva parte del "piccolo campanile" portatile narrato da don Giovanni Maurizzi nelle sue memorie

Delle due campanelle esterne la piccola proviene da un Convento (...) e la più grandicella fu comperata dalla Chiesa di Pianoro Vecchio
( nota: l'acquisto era stato fatto da tempo da don Giorgio Paganelli ed il peso è di 51 kg)

L'Acqua Santiera presente  è quella che era nel vecchio oratorio.

Il " Fonte Battesimale " viene dalla Chiesa di Monghidoro (forse era della vecchia Chiesa).

Il " Bambinello di Praga " è stato donato dalla Signora Federica Antonelli in Dall'Omo.
(nota: Il Bambinello di Praga trattasi di una statuetta lignea, ricoperta di cera)

L' "Ostensorio", molto bello e abbastanza antico (fine 700) fu regalato da don Eugenio Andreoli (parroco di Scascoli, grande intenditore), come pure fu donato dallo stesso larmadio degli apparati liturgici.

La famiglia Corradini di Loiano regalarono una bella tovaglia per l'Altare insieme alle "Ampolline" con la base in metallo.

Il "Quadro dei Protettori " (S. Fabiano e S. Sebastiano) è stato ricomposto dopo che era stata tagliata la parte centrale per poterlo esporre nell'Oratorio provvisorio; fu fatto restaurare dal parroco del tempo don Carlo Gallerani.

Le due mensole portanti in ferro sono state poste in loco dal Sig. Emilio Benni e Alberto Berti che hanno dato molto del loro tempo, oltre alle grandi capacità nel collocarli: per tramandare il loro operato fu fatta incidere una una targa con i loro nomi.

Il "piccolo" Crocefisso in ottone in sagrestia, sopra la porta, fu donato da don Adolfo Peghetti 
(nota: che fu parroco a Madonna dei Fornelli).

Il basamento per detto fu fatto e donato Rinaldo benni, falegname del luogo.

L' organo fu comprato, tramite don Eugenio Andreoli, proviene da un antiquario di Firenze, ma che poi risultò fosse di un Convento di Clausura.  "

 

Senza questi dettagli apparentemente superflui non si sarebbero potute tramandare, nel tempo le preziose informazioni che contribuiscono a rendere più completa la "vera e completa storia" della realizzazione di questa importante Chiesa Sussidiale in Sabbioni.

on 04 Luglio 2014

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