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Carteggio erezione Via Crucis a Barbarolo

Un'altra interessante documentazione è relativa alla erigenda Via Crucis  in Barbarolo.

Il primo documento è la "lettera" che viene inviata in data di ottobre 1751 con la firma dell'allora Abate Sebastiano Tinti.

Indirizzata al Molto Rev.mo Monsignor Vicario Generale è la "supplica" affinchè anche nella chiesa di Barbarolo possa erigersi la Via Crucis.
Particolare da osservare, come il tutto sia una "preghiera" a favore del popolo "desideroso" affinchè sia concessa questa grazia.

Il testo (in una personale traduzione) recita:

" D. Sebastiano Tinti moderno Abbate di S. Pietro di Barbarolo, umilissimo Dev.di Vs. stima, e ....gli espone, che questo suo popolo è desideroso che si eriga la Via Crucis in questa Chiesa di Barbarolo; acciò riverentemente supplica l'innata beniglità di Vs Illustrissima e Reverendissima ( nel testo vi sono le abbreviazioni), volersi degnare di concederle la facoltà: che detta Grazia. "

Sul documento inviato viene apposto, come visibile da altra mano e in latino, l' autorizzazione affichè la richiesta venga esaudita.

"Crucis Viam erigendi, dummodo, Religiosos Ord. Observandis S. Fran.ci fiat erectio, necnon servendis Constitutiones Pontificere, facultatem concedimus.
Ex Pal=o Arc.li Bononie Die 18 Ott.1751
(segue la firma)

Pertanto la facoltà  viene concessa con la nota importante:
"purchè sia eretta dal Religioso dell'Ordine degli Osservanti di San Francesco se non secondo la Costituzione Pontificia, cioè secondo i termini in essa regolati.

Questa è la copia della richiesta con apposto sopra la concessione:
Purtroppo la firma...è difficilmente leggibile

Lettera per erezione Via Crucis 

 

Ricevuta la facoltà  l'allora Abate di Barbarolo con illuminata saggezza e preveggenza, stese un documento autografo e sigillandolo con il sigillo di allora nella quale attestava che la Via Crucis era stata eretta per mano di Padre Leonardo da Porto Maurizio.
Una attestazione ulteriore di quanto fosse un "onore" avere nella propria Chiesa tale Missionario Pontificio la cui fama precedeva ogni visita dello stesso.

Il testo (in una personale traduzione) recita:

" Io ...Abate di San Pietro di Barbarolo ho concesso la licenza al Molto Rev. Padre Leonardo da Porto Maurizio Missionario Apostolico dei Minori ....del Ritiro di San Bonaventura di Roma, acciò colle dovute licenze in ......dell'Illustrissimo e Reverendissimo Monsignor Vicario Generale di Bologna e del suo superiore Guardiano e Direttore del detto Ritiro da me vedute, conforme prescrizione il Decreto della S. Congregazione delle Indulgenze, emanato il 30 agosto 1748, possa erigere il Santo esercizio della Via Crucis in questa mia Chiesa di S. Pietro di Barbarolo, conforme di fatto si è eretto in questo di 22 ottobre 1751, ed affinchè da posteri non si possa mettere in dubbio la detta erezione ho fatto la presente di proprio pugno, e sigillata col solito sigillo questo dì 22 Ottobre 1751.
In fede. 
Io P. Sebastiano Tinti  Abate Suo affezionatissimo

Questo è la copia della lettera manoscritta:

leonardo1 0001

 

on 14 Luglio 2014