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Gabriele Paleotti - bolognese - Cardinale 1566-1597


Secondo dei cinque figli di Alessandro e Gentile della Volta, si addottorò in utroque iure presso l'Università di Bologna nel 1546 e iniziò a insegnare giurisprudenza nella stessa università; fu anche avvocato di camera del senato bolognese.

Ricevuti gli ordini minori, venne nominato canonico del capitolo della cattedrale di Bologna e dal 1556 fu giudice uditore del tribunale della Rota Romana.

Per incarico di papa Pio IV, partecipò come consultore e canonista al Concilio di Trento (1562): dopo il concilio il pontefice lo innalzò alla dignità cardinalizia nel concistoro del 12 marzo 1565, con la diaconia dei Santi Nereo ed Achilleo, ed entrò a far parte di quella che sarebbe diventata la Congregazione del Concilio.

Fu eletto vescovo di Bologna il 30 gennaio 1566 e fu ordinato sacerdote nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma l'8 febbraio 1566: il 10 febbraio successivo fu anche consacrato vescovo nella stessa chiesa da Carlo Borromeo; sotto il suo governo (1582), Gregorio XIII elevò la sede episcopale di Bologna al rango di arcidiocesi metropolitana.
Il 30 gennaio 1566 fu promosso cardinale presbitero e trasferito al titolo dei Santi Giovanni e Paolo (poi a quelli di San Martino ai Monti e di San Lorenzo in Lucina); fu poi cardinale vescovo di Albano e di Sabina.

Nel 1582 pubblicò il celebre Discorso intorno alle immagini sacre e profane, che dettò i principi a cui dovevano attenersi gli artisti della Controriforma: alcuni artisti bolognesi dell'epoca, ed in particolare i cugini Carracci, ebbero un ruolo rilevante nel passaggio da un linguaggio figurativo ancora legato a canoni tardo-manieristici ad un nuovo stile più immediato e comprensibile e più capace di stimolare i sentimenti di devozione degli osservatori, stile che meglio si prestava alle nuove esigenze di culto.

Fu anche autore di numerose opere giuridiche, tra cui il De nothis et spuriis filiis (1550) e il De bono senectutis (1597).

Morì nel 1597 e venne sepolto nella cattedrale metropolitana di San Pietro a Bologna


 


(Dallo storico "Pasquale Alidosi"  (1621)  -   abbiamo queste informazioni)

Nota importante: Essendo tratto da un libro antico con la scrittura originale ogni lettera " f " in corpo di parola si deve intendere come una lettera " s ", a volte anche la prima lettera. Si è pensato di lasciare il testo originale per dare conoscenza ai posteri delle scritture di un tempo. 

 


paleotti stemmaGABRIELLE d’Aleffandro Dottore, e Senatore di Paleotti, mentre era Auditore della Sacra Rota, fù fatto Cardinale a’ 12 di Marzo del 1565. Co. Titolo di SS.Nereo, e Achilleo.

Hebbe il Vefcouato di Bologna, in luogo di Ranuzzo cardinale Farnefe l’anno 1566 a’ 30 di Genaro, & mutò il titolo in quello di SS: Giouanni, & Paolo, a 24 di Febraro, come Vefcouo fece l’entrata pontificale in Bologna.

Del 1570 a’ 16 d’Aprile confacrò la Chiefa di S. Maria degl’Angeli nella Nofadella.
L’anno 1572 a’ di…Maggio effendo in Roma pigliò il titolo di S.Mattino nei Monti. Et fù fopra la recognitione dell’Indice, & purgatione de libri proibiti, di Nouembre del 1574 il Papa lo fece della Congregatione fopra la recognitione delle differenze che nafcono frà i Vefcoui, e Prencipi Secolari, Capitoli, Religione de Frati, & in mettere in effecutioni le vifite fatte per li Vifitatori Apoftolici.

Alli 3 d’Ottobre 1580, nella Chiefa di S.Petronio crefimò il Duca Simone di Sluzzo da Lituania con 13 fuoi Gentilhuomini, e furono tenuti dal Confaloniero, Podefà, e Antiani, e il refto da Senatori tutti per ordine di precedenza, la mattina in effa Chiefa furono dal detto Vefcouo Comunicati.

L’anno 1582 hauendo fatta Papa Gregorio XIII, la Chiefa di Bologna Archiepifcopale, fù il primo Arciuefcouo d’effa creato alli dieci di Decembre, fottoponendoui Modona, Reggio, Parma, Piafenza, Crema, Imola, & Ceruia, & alli 13 di Febraro del feguent’anno hebbe il Palio Archiepifcopale, a a’ 21 di Marzo a 22 hore fece la fua entrata con pompa.

Di Maggio andò à Milano, inuitato dal Cardinale Boromeo per far la translatione di cinque Corpi Santi.

Poi anco hebbe il titolo di S. Lorenzo in Lucina, & vltimamente fù Vefcouo Sabinenfe.
Alli 21 di Marzo 1583, entrò con pompa in Bologna, come Arciuefcouo, l’anno 1585 a’ 4 di Maggio con pompa traslatò i Corpi di SS. Zama, e Fauftiniano Vefcouoi di Bologna dalla Chiefa di SS.Nabor, e Felice a quella di S.Pietro.

Del 1586 a’ 27 d’Aprile fece il fuo primo finodo, ò Concilio Prouinciale oue vennero i Vefcoui di Crema, & d’Imola.
Morì l’anno 1597 a’ 22 di Luglio in Roma,
e fù depofitato nella Chiefa di S. Giouanni Euangelifta Compagnia de i Bolognefi, d’indi portato à Bologna, alli 16 di Decembre, e fù fepolto nella fua Chiefa in Confeffio, e alli 20 d’Aprile del feguent’anno fegli fecero foleniffime efequie con l’interuento del Clero, Vicelegato, Magiftrati, e Reggimento, & il Canonico Caparara fece vuna belliffima Oratione.


Di lui fi trouano le feguenti memorie:
Nella facciata della fua Chiefa:

“Iubileo à Gregorio XIII. Pont.Max.Ciue Bonon. Per Gabrielem Card. Paleotum Epifcopum, & Cinem Bonon. In dicta Ciutitas Bonon. Repente in studium religionis pietatifq conuerfa obfecratione per Vrbem ab omnibus facris, & prophanis ordinibus praefcribenete ac praefente cum Magistrtibus Epifcopo habita a fubinde viritim, vicatim, Collegiatim ac pagatim inftructa fub propry vexilys fupplicatu hoc ordine per quinque menfes ad Quatuor templa abipfo Epifcopo constituta memorabili imposterum Christiana fanctitatis exemplo proceffie”

E Nelle Scuole Pubbliche:
“Quodrarys viluti Sole fulgentibus ostro Quem tecis illuftras hunc Paleote Chorum Ecce opus alterius tibi nunc confacrat Apollis Cor patriama infigne, & nomina tectagenus M.D.LXXVI M.D. Leonardo Cafono Sarzanenfi inceptum M.D.LXXVII M.D. Hectore Cot, à Placentino completum priorb.”

In vun’altro luogo di dette Scuole è:
“Gabrieli Paleoto S.R.E. Cardinali ampliffimo Epifcopo Bonon. Quem postremo fuum fibi praecipuum prolectorem Lucio Scarano priore vuniuerfitas philofopru, & medicorum afcinit ob egregiam ipfius in hunc ordinem voluntatem, & fufcepit patrociny memoriam Confitary publice, Lucio Scarano Brundifino, &Nicolao de Cruce Prioribus, Anno poft. Humanum recuperatum genus M.D.LXXVI Lucius Scaranus Brundifinius,& Nicolaus de Cruce annonis vtriufque oniurefittatis philofphorum, & Medicorum prioreseiufc. Confiliariorum infigna vt aliqua extaret eorum probitatis, & reibenegesta memoria publica are hic ftatuenda cenfurunt curarung.”

Nell’Heramo di Camaldolo nella Cella di S. Petronio fatta fare

“Gabriel Paleotus S.R.E. Cardinale tit. S. Martini in Montib. Archiepifcop. Bonon. Primus ob fuum religionis affectum ergafacrum Eremum Camaldoli prius a fe vifitatutm, Cellam hancin honorem S. Petrony Epifcopi, & Protectoris Bonon. Ad perpetuum Archiepifcoparum Bonon. Vfum, qui pietatis caufa huc diuverterint Monachis pro eius defiderio benigne affentiem faciendam curaris anno M.D.LXXXIV”

Et nel Conteffio della fua Chiefa:
“Has Sacras Imagine Ab Akphonfo Ferrarien. Effictas Monialibus S. Margheritae ad augendum none Metropolitana ornatum pio munere conferentibus. Gabriel. Card. Paleottus Archiepifcop. Bonon. Prim. Instantari curaruit die XI. Novemb. M.D.LXXXIV. Marcoant Balzani.not.reg.”

on 14 Marzo 2018