ATTO III
I Magi a Betlemme.
Scena I
GASPARE - MELCHIORRE - BALDASSARRE
(Paggi coi doni)
Gaspare:
Lasciam Gerusalemme,
E n'andiam a Betlemme.
(Appare la stella)
Melchiorre:
Amici miei, mirate:
Ecco la stella in Ciel !
Baldassarre:
Oh ! gioia !
Gaspare:
Oh ! qual contento !...
Melchiorre:
Oh ! quale e quanto gaudio in cor mi sento !...
Su via compagni, un cantico
S'innalzi al Sommo Iddio,
Per sì grande favor....
(Contemplano la stella e ne seguono collo sguardo il corso, mentre cantano).
CORO
A te, Signor Eterno,
La nostra lode ascenda,
E gloria e onor Ti renda
Di tanta tua bontà.
Per te, la Stella ancora,
Col suo celeste raggio,
Il nostro incerto viaggio
Ritorna a regolar.
Deh ! vibra amica stella
I raggi tuoi lucenti,
Conforta i cuor, le menti
Col tuo divin fulgor:
Ci guida tu fedele
Al loco dove giace,
Chi porta alfin la pace
All'universo inter.
(La stella si fermerà sopra il Presepio).
Gaspare:
La stella già si ferma,
Amici, dove andiam ?
Melchiorre:
Davvero s'è fermata !
Noi pure allor sostiam.
(Si apre il Presepio)
Baldassarre:
Compagni mirate:
Si scroge una casa,
Ma tutta oervasa
D'un almo splendor !...
Oppure:
Compagni mirate:
Qua sotto una stalla,
Se l'occhi non falla
V'ha dentro qualcun.
Melchiorre:
Io vedo una donna
Umile ed ignota
Ma tutta devota
Adora un bambin.
(Il Presepio viene illuminato)
Gaspare:
Entriamo fidenti...
Qual luce negli occhi !...
A terra i ginocchi,
Fratelli, adoriam !
(Si inginocchiano)
Melchiorre:
E' desso il Bambino,
Disceso dal Cielo,
E' il Verbo Divino
Il Re Salvator !...
Gaspare:
E' dunque il Messia
Il Rege aspettato,
La Donna sì pia
E' Madre al Signor.
Baldassarre:
Su presto offriamo,
Ben lieti e contenti,
I nostri presenti
Al Dio Redentor.
(Si alzano, ciscuno prende dal suo Paggio il dono, e l'offre...)
Gaspare:
O nato Re, T'adoro,
Accetta, quale omaggio degno, l'oro,
Simbol di tue regale potestà.
Melchiorre:
O Dio Eterno, immenso,
A Te consacro ed ardo quest'incenso,
Adorando la Tua Divinità.
Baldassarre:
Devotamente prono
A Te davanti, mirra Ti offro in dono,
Poichè assumesti, o Dio, l'Umanità.
(Si alzano)
CORO
Salve, Bambino Santo,
Ci guarda e benedici,
E lieti e più felici
Per noi saranno i dì;
Qui riposiam alquanto
Nel Tuo divin cospetto,
E poscia al nostro tetto
Più che beati andrem.
(Siedono in atto di dormire)
Scena II
L'ANGELO
Nunzio del Ciel a voi discendo o Regi !...
Dalle celesti sedi a voi calato
Di Dio la volontà vi manifesto,
"L'empio tiranno Erode v'ingannava
Quando con arte iniqua domandava
E della stella, e insiem del nato Re.
Ei vi pregò di fare a lui ritorno
Allor che il Bimbo avreste ritrovato;
Sarebbe anch'ei venuto ad adorarlo;...,
Ma l'empio, invece l'odia e vuol strozzarlo...
Contro Dio però non val scaltrezza,
Inganno, no, non val, non val destrezza !...
(Quanto segue può essere cantato)
Veglia sul nato Infante
D'Angeli immenso stuolo,
Che gli si prostra innante,
E lo protegge ognor !...
Di Dio la man possente
Difende il suo Figliuolo
E frena prontamente
Del nemico il furor.
Ai vostri luoghi
Presto tornate,
Ma dal tiranno
Deh ! non passate;
Salvete Re Magi,
Partite securi,
Con viaggio felice:
Per me parla Iddio
E vi benedice.
(Benedicendo colla mano - parte)
Scena III
GASPARE - MELCHIORRE - BALDASSARRE
(Risvegliandosi uno dopo l'altro)
Melchiorre:
Oh ! qual sogno !... Un angelo del Ciel !...
Gaspare:
Un Angelo vedesti ?... Anch'io lo vidi !...
Baldassarre:
Io pur compagni !... Fu vision celeste !...
Melchiorre:
Ei disse, ch'era un Messo del Signor !...
Gaspare:
Parlò di Erode, qual tiranno iniquo !...
Baldassarre:
A pur disse di fuggir da lui !...
Melchiorre:
Oh ! certo non v'è dubbio... Dio parlò...
Gaspare:
Orsù, compagni, andiam per altra via
Alle nostre regioni...
Baldassarre:
Oh ! sì, partiam;
Ma prima il Re Divino salutiam:
CORO
Salve, Verbo Umanato,
De' secoli desìo,
Nostro Signor e Dio,
Tu sei il Re dei Re.
A te noi consacrammo
Il mistico tesoro
Di mirra, incenso ed oro,
E insiem con esso il cor.
Salve, e ci sia concesso
Di rivederTi ancora,
Non solo per breve ora,
Ma sempre su nel Ciel !
F I N E