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segue appunti di don Giovanni: Mons. Agostoni: la famiglia - parte 6°

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La "Famiglia dell'Abate Agostoni"

Della famiglia dell'Abata Agostoni facevano parte nei primissimi tempi:

1) - Il padre: -  di cui non ricordo il nome, perchè era da tutti chiamato il "Padre dell'Abate" ; credo che morisse quando avevo 3 - 4 anni me lo ricordo bene, vecchio, diritto, un pò brontolone, portava sempre un berretto in testa, fumava in pipetto di terracotta, ed era il re del giardino, dell'orto, di un prato sottostante all'orto in cui c'era una grandissima pianta di alloro, molte piante di nocciole, susini, peri e meli.

Di lui ricordo bene la sua morte, perchè la moglie, l'Abate, i figli e le figlie ebbero molto a soffrire per convincerlo a ricevere i S.S. Sacramenti, contrariamente a quello che aveva sempre praticato durante la vita; poi accondiscese e li ricevette con tanta devozione.
Ciò portò conforto in tutta la famiglia e forse per questo non vidi piangere nessuno.

2) - La madre: - Marianna, una vecchietta buona, affettuosa con tutti e venerata nella casa.

Il giorno della Visita Pastorale di Sua Eminenza il Cardinale Della Chiesa, giorno della mia prima Comunione e Cresima, la "Signora Marianna", già ammalata da tempo, si era tanto aggravata che doveva essere assistita di giorno e di notte, si prestò la mia mamma ad assisterla perchè i famigliari erano tutti  e molto impegnati per la grande circostanza.
Verso le ore 11 la mia mamma avvisò che la Signora si era aggravata; fu chiamato l'Abate che era in chiesa per la Messa Solenne; questi chiese al Cardinale il permesso di assentarsi e ne spiegò il motivo e l'Arcivescovo non solo diede il consenso ma seguì lui stesso l'Aabate e si portò al capezzale della morente e recitò le preghiere dell'agonia; poco dopo (prima di mezzogiorno) la veneranda madre morirà con alla sua destra il Cardinal Giacomo Della Chiesa (il futuro Papa Benedetto XV), e alla sua sinistra la mia madre che prestò le ultime cure, e attorno al letto i famigliari.

3) - Ebbe molta importanza e spicco la persona della Signora Giulia, la sorella minore dell'Abate Agostoni.
Per descriverla e raccontare episodi della sua vita sarebbe cosa ardua.
Come carattere si assomigliava al fratello sacerdote.
Intelligente, autoritaria, operosa, era sempre in moto come chi ha sempre fretta, instancabile.
Rarissimamente usciva dalla Piazza; non l'ho mai vista portarsi in qualche casa della Parrocchia.
Casa, Chiesa, cucina, stanza, pollaio, porcile, orto....era il suo lavoro.
Dapeva di tutto e di tutti i parrocchiani.
Aveva un discorso facile a volte un pò ironico, anche tagliente, sempre soffuso di un pò di allegria.
Trattava bene tutti, generosa con tutti, ma voleva essere trattata bene altrimenti potevano scaturire guai: verbali...si capisce !.

Quando capitavano ospiti, anche improvvisi, non si agitava;sapaeva fare gli onori di casa e teneva anche una conversazione sempre attraente.

Sposò poi, quando era già anziana, un certo Signor Giuliani, ma rimase nella casa Canonica a Barbarolo; poi andò ad abitare con il marito a Fiesso (Castenaso) dopo la morte di Monsignor Agostoni.

Veniva spesso una sua sorella, Maria, sposa all'Anconella col Signor Luigi Gamberini, maestro di musica, organista a Barbarolo.
I loro figli; Luisa, Marcello, Cecilia, Francesco, Teresa, si vedevano molto spesso.

Cecilia e Teresa abitavano in canonica.
Erano di grande aiuto in casa e in cucina, e specialmente Cecilia, la più grandicella e quindi più esperta, come cuoca, cameriera, guardarobiera, ricamatrice; in chiesa dirigeva il canto e le ragazze dell'Azione Cattolica.

 

 

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